mercoledì 28 dicembre 2011

La "natura" di cui parla il "diritto naturale"

Segnalo qui un bell'articolo di Tommaso Scandroglio su di una tipica contraddizione degli anti-giusnaturalisti, come nella fattispecie il prof. Rodotà.
Spesso il pensiero giuridico contemporaneo, da un lato, nega ogni valore normativo alla natura, che concepisce riduttivamente in senso biologico; dall'altro, pretende però di farsi paladino di valori tipicamente metafisici, cioè appartenenti alla essenza, cioè appunto alla profonda natura dell'uomo, come il valore della libertà.
Quando il pensiero cattolico si riferisce al diritto naturale, infatti, si riferisce alla natura come al complesso degli elementi fisici e meta-fisici che fanno dell'uomo un uomo, che cioè sono costitutivi dell'uomo. O, come anche si dice oggi, che compongono lo statuto antropologico dell'essere umano.