lunedì 23 gennaio 2012

Il diritto naturale è una "lingua" con cui comprendere noi stessi

Benedetto XVI sta facendo del diritto naturale il perno concettuale per la rigenerazione degli ordinamenti giuridici.
Come è possibile?
Cercare il diritto naturale vuol dire semplicemente guardare alla realtà. In particolare, guardare l'uomo per come Dio l'ha creato. Guardarlo senza occhiali ideologici. Se purifichiamo la nostra mente dal male, dal peccato, riusciremo a leggere la persona umana nella sua vera struttura, nei suoi veri bisogni.
Per questo, troveremo "scritto" dentro di lei le regole dettate dal Creatore.
Ecco una bella definizione di diritto naturale coniata dal Papa nel suo recente discorso ai Vescovi statunitensi, che trovate qui
 La difesa della Chiesa di un ragionamento morale basato sulla legge naturale si fonda sulla sua convinzione che questa legge non è una minaccia alla nostra libertà, bensì una «lingua» che ci permette di comprendere noi stessi e la verità del nostro essere, e di modellare in tal modo un mondo più giusto e più umano. Essa propone pertanto il suo insegnamento morale come un messaggio non di costrizione, ma di liberazione, e come base per costruire un futuro sicuro.