martedì 7 febbraio 2012

La legge di Dio viene prima di quella degli uomini

I Vescovi statunitensi, uniti sotto la guida del presidente della conferenza episcopale, l'arcivescovo di New York Dolan, stanno combattendo una eroica resistenza contro la riforma sanitaria di Obama nel punto in cui obbliga tutti i datori di lavoro, incluse le istituzioni cattoliche, ad offrire ai propri dipendenti una assicurazione sanitaria inclusiva delle spese per aborto e sistemi contraccettivi.
V. ad es. qui
Di seguito, riporto significativi passaggi di alcuni Vescovi, che richiamano all'obbedienza alle leggi di Dio prima che a quelle degli uomini.

"Non possiamo e non ci conformeremo a questo presente decreto ingiusto. Come i martiri del passato, dobbiamo essere pronti ad accettare la sofferenza che potrebbe includere pesanti multe e la reclusione. La nostra libertà americana religiosa è in grave pericolo.
Tutti i cattolici sono invitati a pregare e fare penitenza affinché la questione possa essere ben risolta. Tutti dovrebbero prendere contatto con i loro rappresentanti eletti per protestare contro questo oltraggio e insistere sull’emendamento "Rispetto di Coscienza "che ora è davanti al Congresso.
Mons. Fabian W. Bruskewitz, Vescovo di Lincoln 

"Questo decreto è ingiusto, perché impone una definizione laica della libertà religiosa che dichiara essere un crimine praticare la nostra fede pubblicamente. È la Chiesa - non il governo - che ha il diritto di decidere come e quando pratichiamo la nostra fede. In questa materia, l'amministrazione del presidente Obama ha oltrepassato la propria autorità. È  contro questo che il Papa Leone XIII ci metteva in guardia quando scrisse più di cento anni fa: "Se la volontà dei governanti si oppone alla volontà e alle leggi di Dio, allora i governanti oltrepassano i limiti del proprio potere e pervertono la giustizia. La loro autorità allora non può essere valida, poiché l'autorità senza la giustizia è nulla".Dalla fondazione della nostra nazione, noi cattolici abbiamo sempre obbedito alle leggi. Ma a questa legge, non possiamo obbedire".
Mons. Edward J. Slattery, Vescovo di Tulsa