martedì 22 maggio 2012

Divorzio breve? No, grazie

Capita talora di sentire "cattolici" che sono favorevoli al "divorzio breve". Un "cattolico" che la pensa così rivela una mentalità lontana dai valori promossi dalla Dottrina sociale della Chiesa.
Le parole di ieri del Card. Angelo Bagnasco nella prolusione all'assemblea permanente della CEI sono una sonora sconfessione di queste idee malsane:
"Esser distratti rispetto al bene insuperabile della famiglia fa soffrire anche la società, che indebolisce il suo più rilevante cespite di vitalità, di coesione e di futuro. Per questo, in una cultura del tutto-provvisorio, l’introduzione di istituti che per natura loro consacrino la precarietà affettiva, e a loro volta contribuiscono a diffonderla, non sono un ausilio né alla stabilità dell’amore, né alla società stessa. La famiglia non è un aggregato di individui, o un soggetto da ridefinire a seconda delle pressioni di costume oggi particolarmente aggressive e strategicamente concentrate; non può essere dichiarata cosa di altri tempi. Ecco perché l’ipotesi del cosiddetto “divorzio breve” contraddice gravemente qualunque possibilità di recupero, e rende complessivamente più fragili i legami sociali"